Chi Siamo
L’associazione Good Samaritan nasce nel 1999 per sostenere il lavoro di Sour Dorina Tadiello, medico e missionaria comboniana, impegnata a Gulu nell’assistenza dei malati di AIDS, nella cura dei bambini orfani e nella promozione e tutela della donna.
MISSION
GoodSamaritan, a Gulu in nord Uganda, sostiene bambini/e, ragazzi/e e donne in situazioni di povertà e marginalità, per permettere loro di costruirsi un futuro attraverso l’educazione scolastica, la formazione professionale e il lavoro.
Ogni giorno lavoriamo per creare opportunità per la comunità vulnerabile, per combattere la povertà e le disuguaglianze e per accompagnarli verso l’auto sostenibilità.
Good Samaritan si è concentrata in un primo momento al sostegno dei bambini, orfani a causa del dilagare della pandemia da HIV, o affetti da gravi malattie.
Grazie al sostegno di molti donatori e al progetto “sostegno a distanza”, l’associazione ha permesso a migliaia di bambini di ricevere un’istruzione e un supporto sanitario e psicologico a tutela della loro integrità fisica e psichica.
VISION
GoodSamaritan vuole essere un punto di riferimento per la comunità di Gulu, in particolar modo per le persone vulnerabili e bisognose. Vuole favorire l’istruzione scolastica, l’emancipazione femminile, lo sviluppo delle abilità, la tutela di bambini e donne in situazioni di fragilità e l’accesso alle cure mediche. GoodSamaritan crede fortemente che le persone debbano vivere e costruire il proprio futuro nella comunità di appartenenza, per contribuire allo sviluppo del loro Paese.
La Cooperativa Wawoto Kacel è stata ed è tuttora il luogo di lavoro e terapeutico dove ogni donna può trovare accoglienza, tutela, dignità.
Good Samaritan, nella sua missione, ha posto al centro la persona in un contesto dove chi è fragile è lasciato indietro, non ha accesso a una vita dignitosa e rischia la totale marginalizzazione.
La storia
L’associazione GoodSamaritan nasce nel 1999 per sostenere il lavoro di Suor Dorina Tadiello, medico e missionaria comboniana, impegnata a Gulu nell’assistenza dei malati di AIDS, nella cura dei bambini orfani e nella promozione e tutela della donna.
Nei primi anni della nostra presenza a Gulu, GoodSamaritan si è concentrata sull’assistenza ai bambini orfani e alle persone malate di AIDS, nonché alla popolazione costretta a vivere nei campi profughi a causa della guerra civile in corso. Nel 2006 le ostilità sono cessate e,all’intervento iniziale, l’associazione ha fatto seguire un accompagnamento verso l’autonomia e lasostenibilità, lavorando su una strategia condivisa di sviluppo sul lungo periodo.
Il contesto
L’Uganda, come è emersa dalla spartizione coloniale, è formata da molti gruppi etnici e ciò ha comportato difficoltà oggettive nella costruzione una storia comune e di un’identità nazionale. L’indipendenza, arrivata nel 1962, non ha potuto evitare il susseguirsi di dittature militari che hanno prodotto violenze e una sistematica violazione dei diritti umani. Nel 1987 il tentativo di rovesciare il governo di Yoweri Museveni fallisce e, nel nord Uganda, un gruppo di ribelli, il Lord’sResistanceArmy(LRA) di Joseph Kony, dà inizio a una guerriglia fatta di stragi, stupri, rapimenti di minori e razzie.La guerra si è conclusa solo vent’anni più tardi, lasciando una scia di due milioni di sfollati, almeno 30.000 morti e 40.000 bambini rapiti e diventati bambini soldato. Durante gli anni della guerra, GoodSamaritan ha sentito forte l’impegno di denunciare la sistematica violazione dei diritti umani, soprattutto nei confronti dei bambini, che hanno pagato il prezzo più alto di questa terribile guerra.
Il partner locale
Per lo sviluppo dei progetti Good Samaritan collabora con la ONG ugandese ComboniSamaritans of Gulu, organizzazione appartenente alla diocesi di Gulu, promuovendo interventi mirati a partire dai bisogni della popolazione locale. Il primo nucleo dell’ONG locale nasce alla fine degli anni ottanta, nel pieno della guerra, grazie a Padre Paolo Ottolini e a Suor Giovanna Calabria, che iniziano un lavoro pastorale di sensibilizzazione e assistenza alla comunità locale, per affrontare i problemi causati dalla diffusione dell’HIV/AIDS.
Nel 1992 il gruppo si costituisce formalmente e la ONG viene ufficialmente registrata, con l’obiettivo di affiancare la popolazione martoriata offrendo supporto psicologico, economico, sanitario e sociale alle persone più svantaggiate, in particolar modo malati di HIV/AIDS, orfani, reduci di guerra e disabili.
GoodSamaritan collabora fianco a fianco con i ComboniSamaritans of Gulu per l’implementazione e il monitoraggio delle attività a sostegno della popolazione vulnerabile, attraverso la realizzazione di progetti attualizzati dallo staff locale.
Il nostro team
Good Samaritan è formata da volontari motivati e capaci, appassionati dei progetti e dell’Uganda. Lavorano costantemente con il personale locale per sviluppare e monitorare i progetti in corso.
Giuliana Tadiello
Presidente
Good Samaritan è una parte importante nella mia vita. Ho contribuito alla sua fondazione e l’Africa è così entrata nella mia vita. Per me è stato l’incontro che ha spalancato le mie finestre e mi ha fatto conoscere persone che mi hanno arricchito e che, pur vivendo in situazioni difficili, mi hanno donato la loro sapienza e la loro umanità. Il mio impegno nel tempo si è rivelato un cammino ricco e fecondo che mi ha fatto superare le inevitabili difficoltà e ha rafforzato in me la consapevolezza che è bello aiutarsi perché di ciascuno siamo responsabili.
Luciana Zambon
Collaboro con Good Samaritan sin dalla sua nascita e mi sono da subito impegnata, con mio marito, nel progetto “sostegno a distanza”, spinti entrambi dal desiderio di dare una possibilità ai bambini che, negli anni novanta, vivevano una tremenda guerra civile. Dopo aver visto con i miei occhi la realtà di Gulu, nel 2009, ho accettato molto volentieri la proposta dell’amica Giuliana di diventare parte attiva dell’associazione e di occuparmi, in modo sistematico e continuativo, al progetto “sostegno a distanza”; per questo sono il punto di riferimento per i benefattori che sostengono i bambini vulnerabili. “Un bambino che va a scuola è un bambino salvato. Voi date speranza e dignità a questi bambini”, ha dichiarato una volta la direttrice di una scuola, durante una delle mie visite: non avevo bisogno di questa affermazione per portare avanti il mio impegno ma, l’apprezzamento per il lavoro dell’associazione, mi ha incoraggiato a continuare con più determinazione.
Valeria Lotti
Ho conosciuto Good Samaritan all’età di 15 anni, grazie a un progetto promosso dal mio liceo, e, da allora, ho iniziato a seguire le attività dell’associazione. Il viaggio in Uganda nel 2017 è stato determinante: durante quell’esperienza ho realizzato che avrei voluto diventare una cooperante e che GoodSamaritan sarebbe stato un ottimo trampolino di lancio per immergersi concretamente nel mondo della cooperazione.
Credo fortemente nei valori che Good Samaritan promuove: il rispetto per la cultura e la popolazione locale, l’ascolto delle esigenze della comunità di Gulu, la professionalità, ma anche il clima di amicizia e amore che crea con i volontari e i beneficiari dei progetti.
Il mio impegno con l’associazione è concentrato soprattutto nella ricerca e nella scrittura di articoli per diffondere notizie e per aumentare la conoscenza sul continente africano, sulle sue peculiarità e differenze, al fine di cambiarne la narrativa.
Rosaria Vergani
Fin da bambina desideravo viaggiare in Africa esei anni fa, quando ho conosciuto l’associazione Good Samaritan, il mio sogno si è realizzato. Da allora seguo l’associazione come volontaria collaborando nelle attività della Cooperativa WawotoKacel, in Italia e in loco. Mi reco annualmente a Gulu per piacere e per “lavoro”, costatando personalmente tutte le iniziative che vengono realizzate. Credo molto nella validità dei progetti di Good Samaritan, per cui la richiesta di entrare nel consiglio direttivo mi ha molto colpito e lusingato.
Giovanna Ferronato
Alla prima esperienza con Good Samaritan, durante un evento, sono rimasta affascinata dalle volontarie che lavoravano e interagivano col pubblico con molto entusiasmo. Ho iniziato subito a collaborare con l’associazione e sono partita per Gulu: sono tornata con la terra rossa nel cuore, ammaliata dal luogo, dalle persone a dai progetti.
Mi piace tantissimo l’idea di far arrivare nelle case di tutti i colori dei prodotti ugandesi, perché dentro a ognuno, oltre al sole e al calore dell’Africa, ci sono la gioia, il dolore e la dignità ritrovata delle donne ugandesi. Sono pronta a contribuire alla conduzione e alla crescita delle attività promosse da Good Samaritan.
In linea con quanto previsto dall’Art.14, comma 2, del Codice del Terzo Settore si dichiara che nell’anno 2022 è stato dato un compenso di € 416,00 a Chiara Malnati, in qualità di organo di controllo.