Fiona, 16 anni, orfana di padre e di madre, convive con l’HIV. Joan, 13 anni, orfana di padre, convive con l’anemia falciforme. Emily, 9 anni, orfana di padre e di madre, convive con l’HIV.

E l’elenco potrebbe continuare con altre centinaia di bambine che sosteniamo a distanza. È una fotografia amara della realtà in cui operiamo: le bambine ereditano malattie, condizioni di vita instabili, poche possibilità di riscatto e, senza l’inserimento scolastico e un sostegno concreto, la loro vita sarebbe condannata alla miseria. Per bambine che vivono con zii, cugini, bisnonne, magari incapaci di provvedere alla famiglia, la sfida è duplice, perché non solo devono convivere con una malattia invalidante, ma devono anche preoccuparsi di gestire la casa, i famigliari malati e, spesso, di guadagnare qualcosa facendo lavoretti nei campi o aiutando i vicini di casa.

È qui che Good Samaritan si inserisce e opera, grazie al partner locale i Comboni Samaritans of Gulu, perché crede fortemente nel potere trasformativo dell’educazione scolastica: una bambina istruita è una donna indipendente ed emancipata, ecco perché il sostegno psicologico e concreto è alla base del nostro programma. Non solo le bambine e le ragazze hanno la possibilità di andare a scuola, ma ricevono anche cibo e beni primari (alle volte anche gli assorbenti, perché non dobbiamo dimenticare lo stigma delle mestruazioni che impediscono alle ragazze di frequentare le lezioni scolastiche), cure mediche e kit lavoro, per chi vuole diventare sarta, parrucchiera o albergatrice. Good Samaritan cerca di alleggerire il carico, fisico e psicologico, del prendersi cura di una famiglia, sostenendole nelle sfide quotidiane e facilitando un percorso scolastico difficilmente possibile senza la generosità e la costanza dei donatori italiani.

Investire nell’empowerment femminile vuol dire per noi costruire il futuro delle donne e della comunità di Gulu. Per una nazione devastata per anni dalla guerra, ora le penne e i libri sono le armi più potenti con cui combattere per il bene dell’Uganda.