A cura di Valeria Lotti, membro del consiglio direttivo
In Uganda, il 18% delle ragazze ha il suo primo rapporto sessuale prima dei 15 anni, con una percentuale nettamente più alta nelle zone rurali. Un numero significativo di esse subisce pressioni o è costretto ad avere rapporti sessuali precoci. Le ragazze e i ragazzi non conoscono il legame tra attività sessuale e gravidanza, cosa significa consenso sessuale, non sanno cosa sia il ciclo mestruale e quali siano i rischi associati alla gravidanza, i metodi contraccettivi o le conseguenze del sesso non protetto.
Il fenomeno delle gravidanze precoci, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, ha delle conseguenze diverse sulle ragazze madri a seconda di fattori come,per esempio, la classe sociale di provenienza, il reddito e la situazione familiare. La conseguenza più grave riguarda i tassi di mortalità materna e infantile: il rischio di morte materna è circa il 28%, più alto per le madri tra i 15 e i 19 anni rispetto a quello delle madri tra i 20 e i 24 anni, in quanto il corpo delle prime non è ancora fisiologicamente maturo per affrontare il parto.
A unirsi a questo scoglio, già arduo, della gravidanza pericolosa e del parto incerto, le giovani madri rischiano di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili, compreso l’HIV poiché, spesso, le gravidanze derivano da abusi e le ragazzenon sono in grado di esprimere una difesa efficaceo sono sottopressione per dimostrare la loro fertilità.
Nonostante ci siano delle leggi che, sulla carta, dovrebbero proteggere e tutelare le ragazze, la loro implementazione è inadeguata. Anche se c’è stato un ampliamento nell’accesso all’istruzione, ci sono ancora molti ostacoli dovuti alle lunghe distanze tra casa e scuola, a strutture scolastiche inesistenti o scadenti, mancanza di insegnanti e di servizi igienici adeguati. La maternità adolescenziale influisce negativamente sull’istruzione: la riduzione della possibilità di scolarizzazione impatta negativamente sulla carriera delle giovani madri e rischia di perpetrare il fenomeno della povertà. Molte di loro hanno difficoltà a tornare a scuola: il recupero dei mesi perduti, gli scarsi mezzi economici e la mancata assistenza medica e psicologica alla gravidanza e all’infanzia del bambino,sono barriere insormontabili per ragazze giovani e spesso sole.
Inevitabile rimaneil processo di stigmatizzazione da parte della società:a seguito di una gravidanza
le ragazze vengono considerate impure e non più degne di rispetto; sono, inoltre, facili vittime di abusi domestici, a causa della limitata autonomia e delle significative differenze di potere tra partner. Le ripercussioni di una gravidanza precoce non si riflettono solo sul fisico, ma anche sulla psiche: senza l’adeguato supporto psicosociale, le ragazze possono perdere fiducia in loro stesse, colpevolizzarsi, fino ad arrivare a odiare loro stesse. L’adolescenza è il periodo di transizione tra l’infanzia e l’età adulta, una fase di notevoli cambiamenti fisici e psicologici che coincidono sostanzialmente con la pubertà, momento in cui il corpo e la psiche della bambina-ragazza possono non essere pronti a far fronte a un evento così impegnativo comeuna gravidanza.
Per arginare il problema è sicuramente necessaria un’educazione sessuale più accessibile che promuova un programma nazionale di prevenzione delle gravidanze adolescenziali. Dovrebbero essere stanziati finanziamenti accessibili a organizzazioni che lavorano per la prevenzionee per l’implementazione di approcci innovativi sul tema.
Spesso le gravidanze adolescenziali vengono imputate solamente alle ragazze, eppure sono gli uomini a metterle incinte. Il loro ruolo è, dunque, cruciale nella prevenzione delle gravidanze adolescenziali. Agire preventivamente sulle cause è fondamentale per sconfiggere il problema alla radice; tuttavia, è necessario pensare a un intervento mirato ed efficaceper sostenere le ragazze in questa fase della vita: fornire loro opzioni per la scolarizzazione durante la gravidanza, offrire la specializzazione scolastica e un’opportunità lavorativa, garantire il sostentamento e promuovere un’azione concreta che permetta alle ragazze di tornare a scuola dopo il parto, per continuare la loro istruzione.
Le gravidanze adolescenziali sono sempre più diffuse, per questo GoodSamaritan spende una particolare attenzione alle bambine e ragazze di Gulu per sensibilizzare sulla prevenzione e per intervenire nel percorso scolastico delle beneficiarie più a rischio.